Il territorio
di Golfo Aranci

Golfo Aranci, una lingua di terra sul mare

Il Golfo Aranci, situato all’estremità nord-orientale della Sardegna, è una delle destinazioni turistiche più amate della Sardegna. Con le sue spiagge da sogno, le sue acque cristalline e i suoi panorami mozzafiato, non è difficile capire perché. Ma oltre alla sua bellezza naturale, il Golfo Aranci offre molto di più, con un ricco patrimonio culturale e una varietà di esperienze da scoprire.

Originariamente tranquillo villaggio di pescatori, si presenta oggi come un affascinante borgo di vivaci abitazioni colorate. Il comune è composto da diverse frazioni, tra cui Marinella e Rudalza. Rudalza si distingue come una sorta di entità a sé stante. Situata a cinque chilometri dal centro comunale di Golfo Aranci, è vicina ai popolari complessi turistici della spiaggia di Marinella. D’altra parte, Baia Caddinas, con la sua splendida spiaggia e il porto turistico, rappresenta un luogo di villeggiatura tipico della zona.

Il territorio del Golfo Aranci è caratterizzato da una straordinaria varietà di paesaggi, da spiagge di sabbia bianca a colline ricoperte di macchia mediterranea, passando per piccole baie nascoste e scogliere imponenti. Le sue spiagge sono spettacolari, ognuna con le sue caratteristiche uniche. 

Tra queste, troviamo la Spiaggia Bianca: conosciuta per la sua sabbia bianchissima e le sue acque trasparenti, Cala Moresca, una piccola baia nascosta circondata da una foresta di pini e Sos Aranzos: una spiaggia di sabbia fine con acque poco profonde, ideale per famiglie con bambini.

Oltre alla sua bellezza naturale, il Golfo Aranci offre una ricca offerta culturale che merita di essere esplorata.


Nel territorio del Golfo Aranci si trovano diversi monumenti e siti di interesse storico. Citiamo la Chiesa di San Giuseppe, un edificio religioso del XIX secolo situato nel cuore del paese o la Torre di Capo Figari, una torre costiera del XVI secolo, che offre una vista panoramica sul golfo.

Le tradizioni locali del Golfo Aranci sono un elemento fondamentale della sua identità culturale. Alcune delle principali sono la Festa di San Giuseppe, una festa religiosa che si svolge ogni anno a marzo, con processioni, canti e balli. Tuttavia, la festa più sentita è quella dell’Assunzione, che coincide con la Sagra del Pesce a Ferragosto. Un altro evento di grande importanza è il “Simposio del Folclore Sardo”, una manifestazione che offre l’opportunità di immergersi nella millenaria cultura dell’isola.

Golfo Aranci è anche un luogo di grande interesse per l’esplorazione della vita marina. Infatti, ospita la base del Centro di Ricerca Internazionale Bottlenose Dolphin Research Institute, dedicato allo studio dei delfini.

Bottlenose Dolphin Research

Il Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI) è un centro scientifico marino indipendente dedicato alla ricerca, all’istruzione e alla conservazione dei mammiferi marini e degli uccelli marini. 

La missione del BDRI dal 2005 è stata quella di studiare la biodiversità marina e di educare scienziati, studenti, responsabili delle decisioni e il pubblico sulla ricerca scientifica e su come contribuire alla conservazione marina. 

Gli scienziati del BDRI conducono ricerche in un’ampia gamma di aree tematiche come il legame tra i predatori marini (cetacei, lontre e uccelli marini) e il loro ambiente, la società dei cetacei e le dinamiche della popolazione, l’interazione tra la megafauna marina e le attività umane e il comportamento dei cetacei e comunicazione acustica. 

Anche il nostro team di ricerca forma le future generazioni di scienziati marini e si impegna a comprendere e ridurre l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi marini.

Tra le principali attrazioni di Golfo Aranci, vicino al moderno porto e alla stazione ferroviaria, troviamo il Pozzo Sacro Milis. Questo importante sito archeologico risale alla metà del II millennio a.C. e fu utilizzato fino alla prima metà del I millennio a.C..

Nonostante abbia subito danneggiamenti parziali nel 1800 durante i lavori di costruzione della ferrovia adiacente, il Pozzo Sacro conserva intatta la sua parte sotterranea. Questa è costituita da una scalinata di 40 gradini e da una camera contenente il pozzo. Quest’ultima, alta circa 10 metri, presenta una pianta circolare con una copertura a thòlos.

Il Pozzo Sacro Milis fu oggetto di scavi per la prima volta nel 1889 da parte di Domenico Lovisato e, successivamente, nel 1937.

Un altro punto di interesse unico nel suo genere in Europa è il Museo Marittimo d’Arte (MuMart), istituito nel 2016. Si tratta di un museo di arte moderna sommerso che ospita statue di 14 artisti contemporanei, le quali raffigurano soggetti marini. Il museo può essere visitato a bordo del sottomarino giallo di Golfo Aranci, che permette di osservare i fondali attraverso le sue vetrate.

L’estremità più remota del territorio di Golfo Aranci è rappresentata dal promontorio di Capo Figari, un autentico museo naturalistico all’aperto.

Questo luogo è un paradiso per gli appassionati di immersioni, in particolare nelle aree della Roccia del Mamuthone e di Capo Filasca, e per chi ama il trekking all’interno di un’oasi naturalistica. Capo Figari e l’isolotto di Figarolo di fronte sono stati dichiarati siti di importanza comunitaria, custodi della biodiversità e habitat di mufloni e rari uccelli.

Il promontorio è accessibile dalla spiaggia di Cala Moresca. Dopo un percorso di poco più di tre chilometri, si raggiunge la cima, situata a 350 metri di altezza, dove si possono osservare i resti del semaforo della Marina militare. 

Questo fu inaugurato nel 1890, acquistato dalla Difesa 15 anni dopo e reso celebre nel 1932 da Guglielmo Marconi. Qui, Marconi realizzò un ponte radio a onde corte collegandosi con la trasmittente di Rocca di Papa, vicino Roma. In omaggio al famoso inventore, è stata eretta nel paese una scultura in granito chiamata la Colonna di Luce.

Alle spalle della spiaggia di Cala Greca si trova il Cimitero degli Inglesi, un monumento in memoria dei caduti di tutti i naufragi avvenuti nelle acque di Golfo Aranci. Secondo la leggenda, in questo luogo sono stati seppelliti i corpi di marinai inglesi naufragati a Capo Figari. 

Tuttavia, la verità è che solo un militare della Marina inglese – morto di febbre malarica nel giugno del 1900, a bordo della nave Vulcan – riposa sotto una delle croci, come testimonia la grande croce celtica che sovrasta il tumulo. Gli altri marinai seppelliti erano italiani, vittime del naufragio del veliero ligure “Generoso II”, raccolti a Cala Greca e sepolti qui nel 1887.

Altre sei tombe ospitano i corpi di altrettanti residenti di Golfo Aranci.
Mentre alcune delle miniere di Arbus sono state conservate come siti storici, altre hanno trovato una nuova vita attraverso progetti di rinnovamento. 

Ad esempio, la miniera di Ingurtosu, un tempo uno dei più grandi siti di estrazione del piombo in Italia, è ora una destinazione turistica popolare con un albergo e un ristorante.

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