Un viaggio tra le rovine del castello di Pontes e i luoghi evocati da Grazia Deledda nel cuore della Sardegna, tra storia e mistero.
“I fantasmi degli antichi Baroni scendevano dalle rovine del castello sopra il paese di Galte.” Così Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, descriveva nel suo celebre romanzo Canne al Vento i ruderi del castello di Pontes, oggi parte del parco letterario a lei dedicato. Questo luogo intriso di storia e leggenda domina il paesaggio di Galtellì, un borgo ricco di fascino nel cuore della valle del Cedrino.
Storia e architettura del castello di Pontes
Edificato sull’altura ai piedi del monte Tuttavista nell’XI secolo, il castello di Pontes aveva una funzione strategica fondamentale: proteggere i collegamenti tra la costa orientale della Sardegna e l’entroterra. Durante il periodo giudicale, Galtellì era un importante centro politico e religioso del giudicato di Gallura. Nel XIV secolo, il castello venne attaccato e conquistato dalla Corona aragonese, segnando l’inizio del suo lento declino.
Abitato fino al XV secolo, il castello fu poi abbandonato, lasciando spazio a leggende che ancora oggi arricchiscono l’immaginario collettivo. Le rovine che puoi visitare si innestano su una precedente fortificazione romana e sfruttano la naturale conformazione dello sperone roccioso. Rimangono visibili i resti di una torre angolare, una scalinata che conduce al livello superiore, tracce di un forno e una cisterna interrata.
Leggende e misteri del castello
Tra le rovine si narra che vaghino i fantasmi degli antichi baroni, in particolare quello del barone Guiso, ultimo proprietario del castello. Secondo una leggenda locale, il barone avrebbe incontrato un contadino intento a trasportare legna e, chiedendone un po’ per scaldare i suoi familiari, avrebbe ricompensato la generosità dell’uomo con sacchi pieni d’oro.
Questi racconti contribuiscono a rendere il castello un luogo magico, dove la storia si intreccia con il mistero, regalando ai visitatori un’atmosfera unica.
Il percorso verso le rovine
Raggiungere il castello di Pontes è un’esperienza che unisce natura e cultura. Il sentiero che conduce alle rovine è immerso tra i lentischi e costeggia antichi forni per la calce. Durante la salita, potrai ammirare Sa Preta Istampata, una parete rocciosa con un foro naturale che forma una sorta di “finestra” panoramica sulla valle del Cedrino.
Dall’alto del castello, lo sguardo spazia su uno straordinario panorama: la valle del Cedrino si distende verso il golfo di Orosei, mentre l’imponente monte Tuttavista si staglia maestoso con i suoi oltre 800 metri di altitudine.
Galtellì: un borgo ricco di cultura e spiritualità
Dopo la visita al castello, il borgo di Galtellì offre ulteriori attrazioni da esplorare. Parte del circuito regionale delle destinazioni di pellegrinaggio, Galtellì custodisce un patrimonio storico e artistico di grande valore. Tra i luoghi da visitare:
- La ex cattedrale di San Pietro: un complesso che ospita un ciclo di affreschi medievali di grande pregio.
- Casa Marras: una dimora nobiliare del Settecento che oggi ospita un museo etnografico, dove è possibile immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali.