Storia e cultura
di Villasimius

ARTE E STORIA

Tra Antiche Civiltà e Rinascite

Situata nel sud-est della Sardegna, alla confluenza delle regioni del Cagliaritano e del Sarrabus, Villasimius è una città la cui storia risale all’epoca prenuragica, come dimostrano le antiche “Domus de Janas”.
Questa città costiera ha ospitato un insieme di culture antiche, testimoniando l’interazione di diverse civiltà nel corso dei secoli.

Le origini di Villasimius possono essere tracciate fino all’epoca prenuragica, un periodo che ha lasciato come eredità le “Domus de Janas”, antiche tombe scavate nella roccia. Tuttavia, la storia di Villasimius non si ferma qui. Nel VII secolo a.C., la città divenne un importante avamposto per i Fenici, che la utilizzarono come base strategica lungo le rotte commerciali tra Europa, Asia e Africa. 

Qui, eressero un santuario dedicato alla dea Astarte, che fu successivamente demolito dai Punici intorno al 540 a.C.

Dopo i Punici, arrivarono i Romani, le cui terme rimangono ancora oggi come testimonianza del loro passaggio. Durante il Medioevo, Villasimius – all’epoca nota come Carbonara – fu parte del Giudicato di Cagliari nella Curatoria del Campidano. Tuttavia, nel 1258, la struttura politica crollò e il controllo della città passò a Gherardo della Gherardesca.

Nel 1324, gli Aragonesi conquistarono Villasimius e instaurarono il sistema feudale. La città divenne parte della famiglia Carroz, ma entrò in un periodo di declino, dovuto all’economia di sussistenza e alle frequenti incursioni dei pirati, che portarono alla sua disabitazione.

La rinascita di Villasimius avvenne nell’Ottocento, quando le donazioni del Marchese di Quirra attirarono nuovi coloni. 

Nel 1853, Villasimius divenne un comune autonomo e, nel 1862, assunse la sua denominazione attuale.

Edificio Termale di Santa Maria

Nell’ambito archeologico di Villasimius, l’Edificio Termale di Santa Maria detiene un posto di rilievo. Questo sito risale all’epoca romana e offre uno spaccato affascinante della vita quotidiana in quei tempi.

Le terme, luoghi centrali nella società romana, non erano soltanto destinate al bagno, al relax e alla cura del corpo, ma erano anche spazi di socializzazione. L’Edificio Termale di Santa Maria a Villasimius, con i suoi resti ben conservati, ci permette di rivivere questa dimensione della cultura romana.

Riscoperto nel 1989, questo edificio termale è situato in prossimità del mare, in un’area che era un tempo parte di un’ampia proprietà romana. Il complesso, la cui datazione si colloca tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., include diverse strutture tipiche di un impianto termale dell’epoca, come il frigidarium (stanza per i bagni freddi), il tepidarium (stanza per i bagni tiepidi) e il caldarium (stanza per i bagni caldi). 

Oltre a ciò, sono presenti vestigia di un sistema di riscaldamento sotto il pavimento, noto come “hypocaustum”, che era fondamentale per mantenere la temperatura ideale nelle diverse stanze delle terme.

La visita a quest’edificio termale offre l’opportunità di esplorare l’antica ingegneria romana, la società e le tradizioni quotidiane di un’epoca passata, rendendolo una meta imperdibile per tutti coloro che visitano Villasimius.

La Chiesa di San Michele Arcangelo

Incastonata nel cuore di Villasimius, la Chiesa di San Michele Arcangelo è un edificio sacro carico di storia e di fascino. Risalente al XVII secolo, la chiesa costituisce un esempio significativo dell’architettura religiosa dell’epoca.

Dall’esterno, la chiesa è facilmente riconoscibile per la sua facciata semplice ma imponente. L’ingresso è incorniciato da un portale in stile gotico-aragonese, che immette in un interno sobrio e raccolto, dove la luce filtra delicatamente attraverso le piccole finestre, creando un’atmosfera di quiete e contemplazione.

All’interno, la navata unica conduce all’altare maggiore, dominato da una statua lignea di San Michele Arcangelo, il patrono di Villasimius, risalente al XIX secolo. A fianco dell’altare principale si trovano due altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario e al Sacro Cuore di Gesù, entrambi arricchiti da pregevoli opere d’arte.

La Chiesa di San Michele Arcangelo, oltre ad essere un luogo di culto, è un importante punto di riferimento per la comunità locale, ospitando eventi religiosi e processioni, in particolare durante la festa patronale di San Michele Arcangelo, che si celebra ogni anno a settembre.

Visitarla rappresenta non solo un viaggio nella spiritualità e nella devozione della comunità di Villasimius, ma anche un’occasione per ammirare un pezzo importante del patrimonio architettonico e artistico del paese.

La Fortezza Vecchia

A guardia del promontorio di Capo Carbonara, si erge maestosa la Fortezza Vecchia, un baluardo storico di Villasimius. Risalente al secolo XIV, fu costruita dagli Spagnoli per difendere l’isola dalle frequenti incursioni dei pirati.

Dalla sua posizione privilegiata, la fortezza domina l’intero panorama marino offrendo viste spettacolari sul mare cristallino e sulle spiagge dorate della zona.

L’architettura robusta e imponente, con le sue mura massicce e le torri di avvistamento, racconta una storia di secoli di conflitti e lotte per il controllo dell’isola.

All’interno, il complesso è organizzato attorno a un cortile centrale, da cui si diramano diversi ambienti. La struttura, benché abbandonata per secoli e segnata dal trascorrere del tempo, conserva ancora un fascino indiscutibile e una forte atmosfera evocativa.

Oggi, la Fortezza Vecchia è un importante sito di interesse storico e culturale, aperto al pubblico per visite guidate. 

Percorrendo i suoi corridoi e le sue stanze, si ha l’opportunità di fare un vero e proprio tuffo nel passato, rivivendo le emozioni e le vicende di un’epoca lontana.

Architettura e panorami

La Storia Raccontata Attraverso i Monumenti di Villasimius

Villasimius, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, offre ai visitatori un viaggio unico attraverso le ere.

Dalle civiltà dell’antichità allo spopolamento dell’età feudale fino alla rinascita nel XIX secolo, vediamo quali sono i monumenti e i siti che raccontano la sua affascinante storia.

Necropoli di Cruccuris

Un tuffo nel profondo passato dell’umanità ti aspetta alla Necropoli di Cruccuris. Questo affascinante sito archeologico prenuragico si trova poco distante dal centro abitato di Villasimius, immerso in una cornice naturale di rara bellezza.

La Necropoli di Cruccuris risale al Neolitico finale, ed è composta da diverse Domus de Janas, le tipiche tombe della cultura prenuragica scavate nella roccia.

Queste strutture funerarie offrono una testimonianza preziosa delle usanze funerarie delle antiche popolazioni sarde. 

Non è raro trovare, infatti, interni decorati con simboli magico-religiosi e bassorilievi che raffigurano divinità e animali.

Passeggiando tra le tombe, puoi quasi sentire l’eco delle antiche civiltà che vivevano in queste terre, un mondo scomparso da millenni ma ancora palpabile nelle pietre e nei paesaggi di questo sito straordinario.

La visita alla Necropoli di Cruccuris non è solo un viaggio nella storia, ma anche un’occasione per godere della bellezza del paesaggio circostante, con la sua vegetazione mediterranea e la vista sul mare cristallino. Un luogo che sembra quasi fuori dal tempo, dove il passato e il presente si fondono armoniosamente.

La Chiesa di Santa Maria

Immersa nelle campagne di Villasimius, la Chiesa di Santa Maria ha una storia millenaria. Le sue origini risalgono al I secolo d.C., quando faceva parte del complesso termale di una villa romana. Gli indizi di questa antica funzione sono ancora visibili in piccoli frammenti della cinta muraria in mattoni di granito.

Con il tramonto della religione pagana e l’emergere del Cristianesimo, l’edificio ha subito una trasformazione profonda. È divenuto luogo di culto quando ha iniziato ad ospitare una statua di matrona romana, che nel corso dei secoli è stata reinterpretata dai cristiani come raffigurazione della Madonna. 

L’area circostante la chiesa è stata usata come cimitero nel Medioevo, e alcune sepolture sono ancora visibili oggi.

La Chiesa di Santa Maria ha vissuto diverse fasi di ricostruzione nel corso dei secoli. L’ultima ristrutturazione risale al 1920 e ha dato alla chiesa il suo aspetto attuale: una modesta cappella di colore giallo, illuminata da lumi e caratterizzata da un impianto quadrato.

 La facciata presenta un portone ad arco acuto, protetto da una cancellata di ferro, e un rosone circolare. Due finestre ad arco acuto sui muri laterali permettono l’ingresso della luce, mentre il tetto è coperto da tegole.

Oggi, la Chiesa di Santa Maria è liberamente accessibile al pubblico. La visita a questo luogo sacro offre un tuffo nella storia antica di Villasimius e un momento di quiete nelle campagne sarde.

L'isola dei Cavoli

L’Isola dei Cavoli è un gioiello nascosto nel sud-est della Sardegna, a breve distanza dalla costa di Villasimius. Questo lembo di terra emerge dal mare cristallino, offrendo una visione incantevole a chiunque decida di scoprire le meraviglie naturali di questo angolo di paradiso.

L’Isola dei Cavoli è nota per la sua varietà di flora e fauna, ma anche per le sue caratteristiche geologiche uniche. È composta principalmente da roccia granitica, che conferisce al paesaggio un aspetto selvaggio e incontaminato.

Sulla cima dell’isola si erge un faro maestoso, una struttura bianca e affascinante che da oltre un secolo segnala la via ai naviganti. Questo faro non è solo un punto di riferimento per i marinai, ma rappresenta anche un simbolo della cultura e della storia di Villasimius.

Ma l’Isola dei Cavoli non è solo natura e geologia. Questo luogo è anche un santuario marino, sede di una statua subacquea della Madonna che attira ogni anno migliaia di fedeli e subacquei. Questa statua, posta a una decina di metri di profondità, è stata realizzata dallo scultore sardo Pinuccio Sciola ed è uno dei luoghi di pellegrinaggio più singolari d’Italia.

L’Isola dei Cavoli è una meta imperdibile per chi visita Villasimius, un tesoro di bellezze naturali e spiritualità profonda. Le escursioni all’isola sono organizzate regolarmente durante la stagione estiva, e rappresentano un’esperienza unica per godere delle meraviglie del mare della Sardegna e scoprire un luogo ricco di storia e leggende.

L’isola Serpentara

L’Isola Serpentara è un gioiello nascosto nel mare cristallino di Villasimius. Situata a pochi chilometri dalla costa, ha un profilo caratteristico e unico che richiama la forma di un serpente, da cui deriva il suo nome.

Questo angolo incontaminato di paradiso è parte integrante dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Le sue acque turchesi, i suoi fondali ricchi di flora e fauna marina e i suoi scogli granitici fanno di Serpentara una destinazione imperdibile per gli appassionati di snorkeling e immersioni.

Oltre alla sua bellezza naturale, l’Isola Serpentara è anche un luogo carico di storia. Al suo interno, si trova la Torre di San Luigi, costruita nel XVII secolo come avamposto di avvistamento contro le incursioni dei pirati.

Un’escursione all’Isola Serpentara rappresenta un’esperienza indimenticabile. Immergersi nelle sue acque, esplorare i suoi paesaggi naturali e scoprire la sua storia secolare è come fare un viaggio attraverso il tempo e l’immensità della natura.

La necropoli di Accu is Traias

La Necropoli di Accu Is Traias è un sito archeologico di grande importanza situato a Villasimius. Questo luogo di sepoltura antico, datato tra il VI e il III secolo a.C., testimonia l’antica presenza di civiltà in quest’area della Sardegna.

Scoperta negli anni ’70 del XX secolo, la necropoli è composta da una serie di tombe scavate nel terreno e rivestite con lastroni di pietra. Tra i vari tipi di sepoltura presenti, la più comune è quella a “cista”, un pozzo quadrato o rettangolare delimitato da lastroni verticali e coperto da un lastrone orizzontale.

Nonostante il passare dei secoli, il sito conserva ancora oggi una grande quantità di reperti. Gli oggetti ritrovati durante le varie campagne di scavo comprendono ceramiche, gioielli e strumenti in bronzo, così come resti di animali sacrificati, tutti elementi che permettono di ricostruire usi e costumi delle antiche popolazioni che abitavano la zona.

Una visita alla Necropoli di Accu Is Traias offre un’opportunità unica per immergersi nella storia di Villasimius e comprendere meglio il ricco patrimonio culturale di questa splendida località sarda. Il sito è facilmente accessibile e aperto al pubblico, con percorsi ben segnalati e pannelli informativi per rendere la visita ancora più interessante e coinvolgente.

L'Arte

Il Museo Archeologico di Villasimius

Nel cuore di Villasimius, il Museo Archeologico è una tappa imprescindibile per chiunque desideri approfondire la storia e la cultura del territorio. Situato in un edificio storico del XIX secolo, il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici che testimoniano la ricchezza e la varietà della storia locale, dal Neolitico all’epoca romana.

L’esposizione del museo si articola in diverse sezioni, che riflettono le diverse epoche storiche e le varie culture che si sono succedute nel territorio di Villasimius. 

Tra i reperti più importanti, vi sono quelli provenienti dalle necropoli di Cruccuris e Accu Is Traias, che includono ceramiche, gioielli, strumenti e resti di animali, che offrono una panoramica della vita quotidiana e delle credenze religiose delle antiche popolazioni.

Particolarmente notevole è la collezione di ceramiche, che spazia dai vasi di terracotta del Neolitico ai piatti e alle anfore di epoca romana, testimonianza della varietà di tecniche e stili che si sono succeduti nel corso dei secoli. 

Un’altra sezione del museo è dedicata ai reperti provenienti dai fondali marini della zona, che includono ancore e reperti di antichi naufragi.

Il Museo Archeologico di Villasimius offre inoltre un’ampia gamma di servizi, tra cui visite guidate, laboratori didattici e conferenze, rendendo la visita un’esperienza educativa e stimolante per visitatori di tutte le età.

Il Museo del Mare "Giorgio Capai"

Nell’affascinante scenario di Villasimius, sorge il Museo del Mare “Giorgio Capai”. Dedicato al mare e alla cultura marinaresca, offre ai visitatori un viaggio affascinante attraverso la storia marittima della zona.

L’edificio che ospita il museo è un vero e proprio tributo al mare, simbolo di vita e di connessione tra le culture e prende il nome da Giorgio Capai, un appassionato di mare e di storia locale, che ha dedicato la sua vita alla raccolta e alla conservazione di oggetti e testimonianze legati alla cultura marinaresca di Villasimius.

Il Museo del Mare “Giorgio Capai” offre una collezione di reperti marittimi di varia natura. Qui è possibile ammirare strumenti di navigazione, attrezzi per la pesca, modellini di imbarcazioni, fotografie storiche, costumi tradizionali e molto altro ancora. Ogni oggetto racconta una storia, una vita, un’emozione legata al mare.

Una sezione del museo è dedicata alle testimonianze delle attività di pesca locali, con attrezzi e strumenti utilizzati dai pescatori di Villasimius. 

Un’altra area espositiva è dedicata alla storia della navigazione, con modellini di navi, mappe nautiche e altri reperti che illustrano l’evoluzione della navigazione nel corso dei secoli.

Il Museo del Mare “Giorgio Capai” rappresenta una tappa fondamentale per chiunque visiti Villasimius e desideri scoprire la profonda connessione tra l’uomo e il mare in questa parte di Sardegna. L’ingresso è gratuito e le visite guidate sono disponibili su prenotazione.

Feste e tradizioni

Gli eventi e le festività di Villasimius, fortemente radicate, esprimono l’identità culturale e l’orgoglio della comunità di Villasimius, contribuendo a rendere questa zona un luogo affascinante da visitare durante tutto l’anno.

I rituali religiosi sono particolarmente significativi per la comunità locale e alcuni di questi riti sono portati avanti da secoli. Tra questi, spiccano la Sagra di Santa Maria e la Festa di San Raffaele.

La Sagra di Santa Maria si svolge il 7 e 8 settembre. Durante la celebrazione, la statua della Vergine viene solennemente trasportata fino alla chiesetta campestre a lei dedicata. Segue poi la processione delle “traccas”, carri ornamentati trainati da buoi, che segna il ritorno della statua in città.

 Questo percorso viene affrontato dai pellegrini in costume tradizionale che si ristorano lungo il cammino con vini e cibi tipici, allietati dalle note delle Launeddas, antichi strumenti musicali sardi.

La festa di San Raffaele, il patrono di Villasimius, si svolge il 24 ottobre. Questo è un momento di grande gioia e festa in cui i locali celebrano il loro santo patrono con canti, balli e un sontuoso banchetto. 

L’evento culmina con lo spettacolo di fuochi d’artificio, che illumina il cielo notturno con un meraviglioso gioco di luci.

La festa della Madonna del naufragio

Un evento religioso molto significativo a Villasimius è la Festa della Madonna del Naufrago, che simbolizza un profondo legame tra la comunità locale e il mare.

Il rituale si svolge ogni anno in luglio e inizia con una processione marittima, durante la quale la statua della Madonna del Naufrago viene portata in mare su una barca, seguita da una flotta di imbarcazioni decorate. 

La statua, considerata la protettrice dei marinai e dei pescatori locali, è alta tre metri, realizzata in trachite rosa, è opera del celebre scultore di San Sperate Pinuccio Sciola.

 Ancorata a circa dieci metri di profondità, la Vergine tiene in braccio il piccolo Gesù e protegge i naviganti dalle intemperie e le avversità del fato.

Durante la celebrazione, le barche navigano intorno all’Isola dei Cavoli, un luogo di grande importanza per i locali. La processione prosegue poi a terra, con la statua portata per le vie del centro storico, tra canti e preghiere. Infine, viene celebrata una messa solenne nella chiesa di Santa Maria.