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Urzulei, un paradiso terrestre per gli amanti della speleologia

Urzulei

Urzulei è un piccolo comune situato nel cuore della Sardegna, a poca distanza da Dorgali, una gemma nascosta che incanta i visitatori con la sua bellezza naturale e la sua ricca storia.

In questo articolo esploreremo insieme le meraviglie di questa località, dalla sua geografia mozzafiato alla sua affascinante cultura e tradizioni.

Geografia e paesaggio

Urzulei si trova nella regione dell’Ogliastra, nella parte centro-orientale della Sardegna. Il territorio comunale si estende per gran parte nel Supramonte, un’area caratterizzata da un paesaggio aspro e selvaggio, dove pareti calcaree scoscese si alternano a fitti boschi di lecci e macchia mediterranea.

Uno dei gioielli naturali più impressionanti di Urzulei è la Gola di Gorropu, situata al confine con il comune di Orgosolo. Con i suoi 490 metri di profondità e una lunghezza di 1,5 km, è considerata uno dei canyon più grandi d’Europa. Questa formazione geologica unica attrae escursionisti e amanti della natura da tutto il mondo, offrendo panorami mozzafiato e un’esperienza indimenticabile.

La ricchezza naturale di Urzulei non si limita alla sua geologia. I boschi che circondano il paese sono un vero paradiso per la fauna selvatica. Mufloni, cinghiali, ghiri e volpi popolano queste aree verdi, mentre diverse specie di rapaci sorvolano i cieli. Un abitante particolarmente interessante di queste terre è il geotritone, un anfibio che trova rifugio nelle numerose grotte del territorio urzuleino.

Parlando di grotte, Urzulei ne vanta tra le 250 e le 300, un vero tesoro per gli speleologi. Tra queste, la grotta di Su Palu merita una menzione speciale. Fa parte di un sistema carsico che si estende per ben 70 km, collegandosi alla famosa Grotta del Bue Marino. Questa rete sotterranea è un vero e proprio mondo nascosto, ricco di formazioni geologiche uniche e di una biodiversità sorprendente.

La flora unica di Urzulei

La flora unica di Urzulei

Il territorio di Urzulei non smette mai di sorprendere, anche quando si tratta di flora. In località Abiladesti, si può ammirare una maestosa vite selvatica (Vitis Silvestris, conosciuta localmente come “sandalu”) con un diametro di 60 cm. Questo esemplare è considerato il più antico del mondo nel suo genere, una vera e propria reliquia vivente che testimonia la ricchezza e la resilienza della natura di questa terra.

Ma le meraviglie botaniche di Urzulei non finiscono qui. In località Sedda ar Bacas, si erge un tasso alto circa 12 metri, la cui età è stimata intorno ai 500 anni. Questi alberi monumentali non sono solo bellezze naturali, ma veri e propri custodi della memoria del territorio, silenziosi testimoni di secoli di storia.

La longevità di Urzulei

Un aspetto particolarmente interessante di Urzulei è la sua appartenenza alla cosiddetta “zona blu sarda. Queste aree, sparse in diverse parti del mondo, sono caratterizzate da una speranza di vita notevolmente più alta rispetto alla media mondiale. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione di ricercatori e scienziati, desiderosi di comprendere i segreti di questa longevità eccezionale.

Le ragioni di questa longevità sono molteplici e complesse. Sicuramente giocano un ruolo importante fattori come la dieta mediterranea, ricca di prodotti locali e naturali, lo stile di vita attivo legato alle attività tradizionali, e il forte senso di comunità che caratterizza questi piccoli centri. Ma forse c’è anche qualcosa di più, qualcosa di intangibile nell’aria pura di queste montagne, nella pace di questi boschi, che contribuisce a questa straordinaria qualità della vita.

La longevità di Urzulei

Le origini di Urzulei

Il nome di Urzulei ha radici antiche e misteriose. Secondo alcune teorie, deriverebbe da una radice del protosardo “urdh”, che significherebbe rampicante o edera. Tuttavia, questa interpretazione non trova necessariamente riscontro nel nome originale del paese, Orthullè, di cui Urzulei è una più moderna italianizzazione.

La storia di Urzulei è profondamente intrecciata con quella della Sardegna. Il territorio era popolato sin dall’epoca nuragica, come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici. Durante il Medioevo, Urzulei fece parte del Giudicato di Cagliari, nella curatoria d’Ogliastra. Nel XV secolo, per un breve periodo, fu incluso nel comprensorio di “Terra Rubra” del Marchesato di Oristano, prima di essere inglobato nel Marchesato di Quirra.

Una delle caratteristiche più affascinanti della storia di Urzulei sono i villaggi scomparsi, i cui ruderi sono ancora visibili nelle campagne circostanti. Il più noto è Mannorri, abbandonato alla fine del Settecento. La chiesa di San Basilio era la sua parrocchia, ma il villaggio vantava anche altre due chiese: Santu Tomeu (San Tommaso) nell’agro, e Sant’Angelo nell’area del vecchio centro urbano.

Altri villaggi scomparsi includono Siddie, Olefani (o Olevani o Olevano), e Ludine. Questi insediamenti abbandonati sono come finestre sul passato, permettendoci di immaginare come doveva essere la vita in queste terre secoli fa. Le loro chiese in rovina, le fontane silenziose, i sentieri ormai invasi dalla vegetazione, sono tutti elementi che raccontano storie di comunità un tempo fiorenti, ora ritornate alla natura.

Il patrimonio archeologico

Il territorio di Urzulei è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di testimonianze archeologiche che coprono millenni di storia. Tra i siti più importanti troviamo il nuraghe Perdeballa, edificato a 1030 metri di altitudine. Si tratta di un nuraghe complesso, che combina ambienti costruiti a corridoio con altri dotati di copertura a tholos.

Di particolare interesse sono anche le due tombe dei giganti in località S’Arena. Queste sepolture monumentali, tipiche della civiltà nuragica, sono state costruite ad una quota di 1035 metri e si estendono per oltre 13 metri ciascuna. Il loro ottimo stato di conservazione permette ai visitatori di immaginare la grandiosità di queste strutture al momento della loro costruzione, migliaia di anni fa.

Ma forse il ritrovamento più spettacolare è avvenuto nella grotta di Sa Domu ‘e s’Orcu. Qui sono stati rinvenuti manufatti di eccezionale valore, tra cui il famoso bronzetto nuragico denominato “La madre dell’ucciso”, attualmente conservato al Museo archeologico nazionale di Cagliari. La presenza di così tanti manufatti di alta qualità in un unico luogo ha portato gli archeologi a ipotizzare che la grotta ospitasse un centro di lavorazione del bronzo, gettando nuova luce sulle capacità tecniche e artistiche delle antiche popolazioni di queste terre.

Urzulei in Sardegna

La capitale della Speleologia

Dal 2009, Urzulei è diventata la capitale sarda della speleologia, ospitando annuali raduni che attirano appassionati e studiosi da tutto il mondo. Le numerose grotte del territorio offrono infinite possibilità di esplorazione e studio, dalle formazioni geologiche uniche alla biodiversità sotterranea.

Questi eventi non solo promuovono la conoscenza scientifica, ma contribuiscono anche a far conoscere Urzulei a un pubblico internazionale, portando benefici economici e culturali alla comunità locale.

Dormire e mangiare a Urzulei

Per chi desidera visitare Urzulei, le opzioni per il pernottamento sono varie e adatte a diversi gusti e budget. Il paese e i suoi dintorni offrono una gamma di soluzioni che vanno dai confortevoli bed and breakfast alle case vacanza, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera autentica del luogo. Molte di queste strutture sono gestite da famiglie locali, offrendo così un’esperienza di ospitalità calorosa e genuina, tipica della tradizione sarda.

Per gli amanti della natura e dell’avventura, ci sono anche opzioni di camping nelle aree designate del Supramonte. Queste soluzioni permettono di vivere a stretto contatto con la natura incontaminata di Urzulei, godendo di notti stellate e risvegli all’alba con viste mozzafiato sulle montagne circostanti.

Per quanto riguarda il cibo, Urzulei non delude. Il paese vanta una serie di ristoranti e trattorie che offrono il meglio della cucina locale. Qui è possibile assaggiare i piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e locali, dal famoso prosciutto di Urzulei ai formaggi artigianali, dai culurgiones ai macarrones imboddiaos.

Domande e risposte su Urzulei

Domande e risposte su Urzulei

Concludiamo con una serie di domande e risposte su Urzulei.

Qual è il periodo migliore per visitare Urzulei?

Urzulei può essere visitata tutto l’anno, ma il periodo migliore dipende dalle vostre preferenze. La primavera (aprile-maggio) e l’autunno (settembre-ottobre) offrono temperature miti ideali per le escursioni. L’estate è perfetta per gli amanti del sole, mentre l’inverno può essere affascinante per chi ama i paesaggi montani innevati.

Come si raggiunge Urzulei?

Urzulei è raggiungibile in auto dalla SS125 Orientale Sarda. L’aeroporto più vicino è quello di Olbia, a circa 120 km di distanza. Da lì, è possibile noleggiare un’auto o utilizzare i servizi di trasporto pubblico.

Quali sono le principali attrazioni di Urzulei?

Le principali attrazioni includono la Gola di Gorropu, il sistema di grotte (in particolare la grotta di Su Palu), i siti archeologici come il nuraghe Perdeballa e le tombe dei giganti, e i paesaggi naturali del Supramonte.

Ci sono eventi particolari a Urzulei?

Sì, il più famoso è il campionato di murra sarda che si tiene ogni estate. Inoltre, ci sono vari eventi religiosi e folkloristici durante l’anno, come la festa di San Giorgio, patrono del paese.

È possibile fare speleologia a Urzulei?

Assolutamente sì. Urzulei è considerata la capitale sarda della speleologia e ospita annualmente raduni internazionali. Ci sono numerose grotte esplorabili, ma è sempre consigliabile affidarsi a guide esperte.

Quali sono i piatti tipici da non perdere a Urzulei?

Non potete lasciare Urzulei senza aver assaggiato il famoso prosciutto locale, i culurgiones, i macarrones imboddiaos e il formaggio caprino e ovino. Per i più avventurosi, c’è anche il “Caggiu ‘e Crabittu”.

Urzulei è adatta per un turismo familiare?

Sì, Urzulei offre molte attività adatte alle famiglie, dalle escursioni nella natura alle visite ai siti archeologici. Inoltre, la calorosa ospitalità locale rende il soggiorno piacevole per visitatori di tutte le età.

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Redazione Estate in Sardegna

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