Dopo un restauro durato due anni, la tomba monumentale di Caio Rubellio a Tuvixeddu è nuovamente accessibile al pubblico, riportando alla luce un’importante testimonianza dell’architettura funeraria romana a Cagliari.
Il restauro ha riguardato il sepolcro di Caio Rubellio, realizzato nella prima età imperiale per sé e per le sue due mogli, come riportato nell’iscrizione sull’epigrafe che sovrasta l’ingresso. L’intervento ha interessato anche le tre tombe adiacenti, anch’esse restaurate per preservare il patrimonio storico dell’area. Le difficoltà del restauro sono state legate alla natura calcarea del banco roccioso di Tuvixeddu, che ha richiesto un’attenzione particolare per contrastare l’erosione naturale e garantire la stabilità delle strutture ipogeiche. Si tratta del primo intervento di ripristino di tombe a cavità ipogeica nell’area di Cagliari, un’importante novità per la conservazione del patrimonio archeologico della città.
Tuvixeddu, la più grande necropoli punica del Mediterraneo, ospita numerose tombe monumentali di personaggi illustri, tra cui la Tomba dell’Ureo, la Tomba del Combattente, entrambe in ottimo stato di conservazione, e la Tomba della ruota. Oltre alle testimonianze puniche, il sito include anche importanti monumenti dell’epoca romana, come il mausoleo familiare della nobildonna Atilia Pomptilla e del marito Lucio Cassio Filippo, situato alle pendici del colle.
La riapertura della tomba di Caio Rubellio rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del sito di Tuvixeddu, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare uno dei più importanti complessi funerari del Mediterraneo. Questo restauro non solo preserva un pezzo fondamentale della storia di Cagliari, ma contribuisce anche a rendere fruibili al pubblico le meraviglie archeologiche della regione.