Il Succu ‘e fa è una ricetta tradizionale della cucina sarda, le cui origini risalgono a tempi antichi. Questo piatto a base di fave secche rappresentava un alimento semplice e nutriente, arricchito con ingredienti diversi a seconda delle risorse economiche delle famiglie. Nella sua versione più povera, il Succu ‘e fa è una crema di fave, ma poteva diventare un piatto unico e ricco con l’aggiunta di carne e altri ingredienti.
Ingredienti per 6 persone:
- 500 g di fave secche
- 20 g di pomodoro secco
- 1 cipolla media
- 1 spicchio d’aglio
- 50 g di lardo a dadini
- Olio extravergine d’oliva
- 2 litri di acqua
- Sale q.b.
Preparazione
- Iniziate preparando un soffritto con cipolla, pomodoro secco, aglio tritati finemente e i dadini di lardo. Fate dorare il tutto a fuoco medio in una padella con un filo di olio extravergine d’oliva.
- Mentre il soffritto prende sapore, pestate le fave secche con un batticarne e rimuovete le bucce. Aggiungete le fave nel soffritto e fatele saltare per circa 30 secondi.
- Versate 2 litri di acqua fredda nella padella, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fuoco molto basso. Le fave dovranno cuocere lentamente fino a diventare una crema, impiegando circa due ore. Se non avete messo le fave a bagno la sera prima, la cottura potrebbe richiedere fino a tre ore.
- Se volete velocizzare la preparazione, mettete le fave in ammollo la notte precedente: una volta ammorbidite, sarà più semplice rimuovere le bucce e la cottura sarà più breve.
Varianti della ricetta In alcune varianti, il Succu ‘e fa veniva arricchito con semolino o bietole. Per trasformarlo in un piatto unico, le famiglie che potevano permetterselo aggiungevano carne come piedini di maiale, costolette o spezzatino.
Presentazione del piatto Il Succu ‘e fa si serve tiepido, versato su fette di pane civraxiu abbrustolite, precedentemente cosparse di olio extravergine e strofinate con uno spicchio di aglio crudo. Per un tocco finale, potete aggiungere una spruzzata di pepe nero. Il piatto si abbina perfettamente a un vino rosso corposo come il Cannonau.