Monte Doglia, o Monte D’Olla, è un massiccio che domina Alghero e la Nurra con i suoi 432 metri di altezza, nascondendo sotto di sé un passato bellico e una serie di pericoli.
Monte Doglia non è soltanto un rilievo panoramico, ma un vero e proprio scrigno di storia militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area fu trasformata in un complesso di fortificazioni difensive, con l’obiettivo di proteggere le colline algheresi da possibili attacchi aerei e sbarchi alleati. Il monte ospita un intreccio di fortini, bunker, trincee, caserme, polveriere e osservatori militari, che si estendono per decine di chilometri. Queste strutture belliche, disposte su tre file parallele e concentriche, coinvolgono anche i monti circostanti, come Murone, Des Daus, Palmavera, Giu De Sa Domu e Pedrosu.
Ogni installazione fu progettata con l’intento di mimetizzarsi perfettamente nel paesaggio. Con il passare del tempo, la natura ha ulteriormente avvolto queste costruzioni grazie a decenni di rimboschimento e all’abbandono. Oggi, visitare Monte Doglia significa immergersi in un’atmosfera di solitudine e decadenza, in cui le strutture militari, un tempo baluardi di difesa, sono ora silenziosi testimoni di un passato lontano.
Tuttavia, l’esplorazione di quest’area non è priva di rischi. Il terreno è costellato di cunicoli, gallerie, prese d’aria e volte crollate, che rappresentano un pericolo costante per chiunque si avventuri senza le dovute precauzioni. L’infortunio è sempre in agguato, e la possibilità di imbattersi in residuati bellici inesplosi aggiunge un ulteriore livello di pericolo. Per chi decide di esplorare questi luoghi, è essenziale essere consapevoli dei rischi e prendere tutte le precauzioni necessarie.
Nonostante il fascino decadente di queste fortificazioni, è possibile che il futuro riservi interventi di recupero e valorizzazione, come già avvenuto per altre strutture militari della zona, come la Caserma di Punta Giglio. Per chi desidera esplorare le rovine di Monte Doglia, il tempo potrebbe essere un fattore determinante: la trasformazione in attrazione turistica potrebbe non essere lontana.
L’accesso a Monte Doglia si trova al termine della Strada Provinciale Arenosu, svoltando al chilometro 32+400 della Strada Statale 291 della Nurra, nelle fertili campagne di Alghero (SS). Chi decide di avventurarsi qui, si troverà di fronte a un paesaggio che mescola natura incontaminata e testimonianze storiche, offrendo un’esperienza unica e, al tempo stesso, pericolosa.