Luras, comune di 2.371 abitanti nel Nord della regione, si erge a oltre 500 metri sul livello del mare, distinguendosi come uno dei centri più caratteristici della Gallura.
L’etimologia del nome rivela legami profondi con la storia del territorio: mentre alcuni studiosi lo collegano al termine latino “Laurus” (alloro), altri lo riconducono a “lura” (otre o sacco), riferendosi alle peculiari formazioni rocciose che caratterizzano il paesaggio e che ricordano, nella fantasia popolare, la forma di contenitori.
Il patrimonio archeologico: i dolmen di Luras
Il territorio lurese vanta un’importanza archeologica straordinaria, essendo il centro abitato con la maggiore concentrazione di dolmen in Sardegna.
Tra i 78 esempi identificati nell’isola, quattro si trovano a Luras: i dolmen di Ladas, Alzoledda, Ciuledda e Billella. Il dolmen di Ladas si distingue per le sue dimensioni imponenti, con una galleria coperta di 6 metri di lunghezza e 2,20 metri di altezza, mentre il dolmen di Ciuledda presenta una caratteristica pianta semicircolare.
Il dolmen di Alzoledda, con la sua struttura tombale semplice e rettangolare, e il dolmen di Billella, con il suo insolito orientamento verso Nord Nord-Ovest, completano questo straordinario patrimonio preistorico, realizzato a partire dal Neolitico recente (3500-2700 a.C.).
Il patrimonio religioso e architettonico
L’identità religiosa di Luras si manifesta attraverso importanti edifici sacri. La chiesa parrocchiale di Nostra Signora del Rosario, ricostruita tra il 1729 e il 1790, custodisce pregevoli opere d’arte, tra cui tre dipinti di notevole valore: una Vergine del Rosario del XVII secolo, una Pentecoste di Antonio Caboni del 1874 e le Anime purganti di Giovanni Patrone del 1927.
La chiesetta di Santa Croce, edificata nel 1677, è sede dell’omonima confraternita e ospita durante le festività natalizie un suggestivo presepe vivente in costume tradizionale.
Un patrimonio naturale millenario
L’elemento naturalistico più straordinario di Luras è rappresentato dai suoi olivastri millenari. In particolare, S’Ozzastru, situato in località Santu Baltòlu di Carana presso la chiesetta di San Bartolomeo, è considerato uno degli alberi più antichi d’Europa, con un’età stimata tra i 3.000 e i 4.000 anni.
Con una circonferenza di 12 metri e un’altezza di 8 metri, questo monumentale olivastro è stato dichiarato monumento naturale nel 1991 e inserito nella lista dei venti alberi secolari più importanti d’Italia.
Un’identità culturale unica
Luras presenta una peculiarità linguistica che la rende unica nel contesto gallurese: nonostante la sua collocazione geografica, gli abitanti parlano una variante del logudorese, simile in alcuni aspetti alla variante gallurese di Calangianus. Questa caratteristica linguistica testimonia la ricchezza e la complessità delle influenze culturali che hanno plasmato l’identità del territorio nel corso dei secoli.
La storia di Luras riflette le vicende che hanno caratterizzato la Gallura: parte della curatoria di Gemini nel Giudicato di Gallura, passò sotto il controllo della Repubblica di Pisa dopo la morte dell’ultimo giudice Nino Visconti nel 1296, per poi entrare nel regno di Sardegna con la conquista aragonese del 1324. Nel XVIII secolo venne incorporata nel marchesato di Gallura sotto la signoria dei Fadriguez Fernandez, fino al riscatto feudale del 1839.
Dove mangiare nei dintorni di Luras
L’offerta gastronomica di Luras e dei suoi dintorni rappresenta un autentico viaggio nei sapori della Gallura. I ristoranti del centro storico propongono piatti della tradizione locale, con particolare attenzione alle ricette tramandate di generazione in generazione.
Gli agriturismi della zona offrono menu basati su prodotti locali e stagionali, spesso provenienti dalle proprie aziende agricole. Le trattorie familiari si distinguono per la preparazione di specialità come la zuppa gallurese e le carni locali alla brace. Durante le festività religiose, molti locali arricchiscono i loro menu con piatti tradizionali legati alle celebrazioni. Non mancano cantine dove degustare i rinomati vini del territorio.
Dove dormire nei dintorni di Luras
Le sistemazioni a Luras e nei suoi dintorni offrono diverse soluzioni per ogni esigenza. Nel centro storico si trovano bed & breakfast ricavati da antiche case in granito, che permettono di vivere l’atmosfera autentica del borgo.
Gli agriturismi nella campagna circostante offrono soggiorni immersi nella natura, spesso con vista sugli olivastri millenari. Per chi cerca un’esperienza più rustica, sono disponibili strutture ricettive ricavate da antichi stazzi galluresi ristrutturati. La posizione strategica di Luras permette inoltre facile accesso alle principali attrazioni della Gallura.
FAQ su Luras
In conclusione, come sempre abbiamo il piacere di fare, ecco una serie di domande e risposte su questo meraviglioso territorio e sulle sue principali curiosità.
Perché Luras è così importante dal punto di vista archeologico?
Luras è il centro abitato con la maggiore concentrazione di dolmen in Sardegna, ospitando quattro dei 78 esempi identificati nell’isola: i dolmen di Ladas, Alzoledda, Ciuledda e Billella, realizzati durante il Neolitico recente (3500-2700 a.C.).
Cosa rende unico l’olivastro S’Ozzastru?
S’Ozzastru è considerato uno degli alberi più antichi d’Europa, con un’età stimata tra i 3.000 e i 4.000 anni. Con una circonferenza di 12 metri e un’altezza di 8 metri, è stato dichiarato monumento naturale nel 1991 ed è uno dei venti alberi secolari più importanti d’Italia.
Quali sono le principali attrazioni religiose di Luras?
La chiesa parrocchiale di Nostra Signora del Rosario è la più importante, con pregevoli dipinti del XVII-XX secolo. La chiesetta di Santa Croce, del 1677, è famosa per il suo presepe vivente in costume tradizionale.
Quale particolarità linguistica caratterizza Luras?
Nonostante si trovi in Gallura, Luras si distingue per l’uso di una variante del logudorese, simile in alcuni aspetti alla variante gallurese di Calangianus, rappresentando un’unicità linguistica nel territorio.
Quando è meglio visitare i dolmen di Luras?
I dolmen sono accessibili tutto l’anno, ma la primavera e l’autunno offrono le condizioni climatiche migliori per esplorare questi monumenti preistorici e apprezzare il paesaggio circostante. È interessante notare che molti di questi monumenti hanno un preciso orientamento astronomico, come il dolmen di Ladas che era orientato verso il sorgere di Alfa Muscae intorno al 2800 a.C.
Qual è l’origine del nome Luras?
Il nome ha due possibili origini: potrebbe derivare dal latino “Laurus” (alloro) o da “lura” (otre o sacco). La seconda interpretazione è legata alle caratteristiche formazioni rocciose del territorio che ricordano la forma di contenitori.
Quali sono le principali attività all’aria aperta che si possono fare?
Il territorio di Luras offre numerose opportunità per escursioni naturalistiche, in particolare nell’area degli olivastri millenari e dei siti archeologici. I sentieri ben segnalati permettono di esplorare il paesaggio caratteristico della Gallura tra formazioni granitiche e macchia mediterranea.