Il Sardo è una lingua autonoma con radici latine, una ricchezza culturale che rappresenta l’identità dell’isola. Con una propria grammatica e una struttura ben distinta dall’italiano, è considerato un patrimonio linguistico che merita di essere tutelato e trasmesso alle nuove generazioni.
Le origini del Sardo risalgono all’epoca romana, quando il latino si diffuse in tutta l’isola a seguito della conquista romana. Dopo la caduta dell’Impero, il latino diventò la base della lingua sarda, contribuendo a formare un’identità linguistica unica. Nonostante l’isolamento della Sardegna abbia limitato le influenze esterne, alcune lingue straniere hanno comunque lasciato traccia nel Sardo, senza però intaccarne la profonda latinità.
Le principali varietà della lingua sarda sono cinque: Nuorese, Gallurese, Sassarese, Logudorese e Campidanese. Ciascuna di queste varianti riflette le caratteristiche storiche e geografiche del territorio in cui è parlata:
- Nuorese: parlato nella zona centrale dell’isola e nel Goceano, è il dialetto che ha conservato maggiormente le caratteristiche originali del Sardo.
- Gallurese: diffuso nella parte nord-orientale della Sardegna, presenta influenze toscane.
- Sassarese: parlato nella città di Sassari e nelle zone limitrofe, ha anch’esso subito l’influenza toscana.
- Logudorese: lingua del centro-nord, è insieme al Nuorese una delle varianti che ha mantenuto più intatta la latinità originaria.
- Campidanese: diffuso nel sud dell’isola, pur conservando i tratti sardi, mostra un avvicinamento ai dialetti italiani centro-meridionali.
A queste varianti principali si aggiungono altre parlate minoritarie, come il catalano di Alghero, il ligure di Carloforte e Calasetta, e il veneto di Arborea e Fertilia. Queste lingue sono il risultato delle colonizzazioni e delle migrazioni che hanno interessato la Sardegna nel corso dei secoli.
Negli ultimi anni, la lingua sarda ha trovato una nuova valorizzazione, soprattutto grazie all’introduzione dello studio del Sardo in diverse scuole dell’isola. Questo progetto educativo ha l’obiettivo di preservare il fascino e la bellezza di una lingua che rischia di essere dimenticata. Rendere il Sardo parte integrante dell’istruzione scolastica è un passo importante per garantire che le nuove generazioni possano crescere conoscendo e apprezzando la loro lingua madre.
La preservazione del Sardo non è solo una questione linguistica, ma anche culturale: rappresenta la tutela di un’identità millenaria che contribuisce a rendere la Sardegna unica nel suo genere. Grazie agli sforzi di istituzioni e comunità locali, il Sardo continua a vivere e a raccontare la storia di un popolo fiero delle proprie radici.