Inaugurato nel 2019, il Museo del Costume e delle Tradizioni di Iglesias è un prezioso scrigno della cultura sarda, nato grazie all’impegno del maestro Priola, che ha raccolto e conservato per anni un ricco patrimonio etno-antropologico. Gli oggetti esposti provengono da donazioni di famiglie locali e raccontano la storia e le tradizioni di Iglesias e della Sardegna.
Esposizione al piano terra: strumenti del passato Al piano terra del museo, i visitatori possono ammirare una vasta gamma di utensili di uso quotidiano del passato. Tra gli oggetti più significativi troviamo cestini intrecciati, giare per la conservazione, cassapanche intagliate e dipinte, telai per la tessitura, macine a pietra e torchi per la produzione domestica. Questi strumenti offrono uno spaccato della vita domestica e del lavoro nelle case sarde di un tempo, mostrando l’ingegnosità e la manualità delle comunità locali.
Sala al primo piano: i costumi tradizionali Salendo al primo piano, il museo svela la ricchezza dei costumi tradizionali di Iglesias, sia maschili che femminili. L’abito tradizionale femminile varia a seconda del ceto sociale e della condizione della donna. Ad esempio, l’abito indossato da “Sa Nostrada”, la donna nobile o borghese, rappresenta al meglio l’identità iglesiente. “Sa Massaja Antiga” era la proprietaria terriera, mentre “Sa Bagadia” era la giovane signorina non sposata, con un abito particolarmente elegante e raffinato.
Il vestito maschile include una camicia bianca dal colletto ampio, un corpetto blu o nero, una giacca in orbace o panno nero, pantaloni neri fino alla caviglia, anch’essi in orbace, e i tradizionali copricapi sardi, “Sa Berritta” o “Su Sombreri”.
Gioielli e accessori di pregio Nelle teche laterali, il museo espone una selezione di scialli, corpetti e gioielli di grande valore. Nella teca centrale, spiccano preziosi gioielli come orecchini, pendenti, spille e bottoni, che riflettono l’eleganza e la maestria degli artigiani sardi.