Celata sotto la trafficata piazza d’Armi, la Grotta di Su Stiddiu è una delle cavità sotterranee più affascinanti di Cagliari, ricca di storia e non priva di insidie.
La Grotta di Su Stiddiu, situata sotto la piazza d’Armi di Cagliari, rappresenta un tesoro nascosto della città, con un ingresso riservato al solo personale specializzato in prossimità di Viale San Vincenzo. Questa cavità artificiale, scavata interamente nel calcare, si estende fino sotto il carcere di Buoncammino, unendosi al vasto e misterioso mondo sotterraneo del capoluogo sardo. Il nome “Su Stiddiu”, che significa “della goccia”, deriva dal continuo gocciolio che, nel tempo, ha portato al completo allagamento della grotta.
Negli ultimi anni, il livello delle acque all’interno della grotta si è ridotto significativamente, grazie a interventi sulla rete idrica cittadina che hanno eliminato le perdite che riempivano la cavità. Questo abbassamento ha permesso l’esplorazione di nuovi antri e ambienti, precedentemente inaccessibili, tra cui un camino quadrangolare che collegava la superficie alla grotta, offrendo nuove informazioni sulle sue origini e usi nel corso dei secoli.
La Grotta di Su Stiddiu ha una storia che risale al periodo fenicio-punico, utilizzata inizialmente come cava di estrazione nel Medioevo per fornire blocchi di calcare per la costruzione di edifici. In tempi più recenti, è stata convertita in un frigorifero naturale, sfruttando il clima fresco e costante degli ambienti sotterranei. Inoltre, l’acqua cristallina della grotta ha svolto un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento idrico di Cagliari, soprattutto prima della costruzione dell’acquedotto cittadino, come documentato dal canonico Giovanni Spano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la destinazione d’uso della grotta cambiò radicalmente, venendo ufficialmente riconosciuta nel 1942 come rifugio antiaereo per proteggere la popolazione dai bombardamenti. La vicinanza al carcere di Buoncammino ha portato alla chiusura di alcuni accessi con pesanti inferriate per evitare che i detenuti potessero usarla per evadere, rendendola un luogo sorvegliato con attenzione.
La fragilità di questa grotta e la sua vicinanza alla Grotta della Frana, una cavità soggetta a crolli improvvisi, rappresentano un pericolo costante per la stabilità della zona. La copertura della Grotta di Su Stiddiu è minacciata dal traffico intenso di Piazza d’Armi, motivo per cui l’amministrazione cittadina ha deciso, nel 2014, di chiudere e riempire temporaneamente la Grotta della Frana con argille e resine per prevenire ulteriori incidenti. Nel frattempo, la Grotta di Su Stiddiu rimane sotto costante monitoraggio per garantire la sicurezza della zona sovrastante.