Prodotto solo in Sardegna, il Cazu de Crabittu, o Callu de Cabreddu, è considerato il formaggio più antico conosciuto, una rarità casearia che affonda le sue radici nelle tradizioni arcaiche dell’isola.
Un formaggio unico nel suo genere
Il Cazu de Crabittu viene preparato utilizzando l’abomaso di un capretto non ancora svezzato, contenente l’ultima poppata ingerita. Il nome deriva proprio dal termine “capretto”, sottolineando il legame con la tradizione pastorale sarda. Questa tecnica, tramandata di generazione in generazione, è diffusa principalmente nelle zone interne della Sardegna, tra Sarrabus-Gerrei, Ogliastra e Barbagia.
La produzione di questo formaggio è estremamente limitata, spesso riservata all’uso familiare, e ciò lo rende uno dei prodotti caseari più rari e costosi al mondo.
Consistenza e sapore
La consistenza del Cazu de Crabittu evolve durante la stagionatura, che dura almeno 6 mesi. Nelle prime fasi è un formaggio spalmabile, denso e cremoso, ma con il tempo diventa sempre più compatto e può essere affettato.
Il sapore è intenso, pungente e quasi piccante, mantenendo tutte le caratteristiche organolettiche del latte di capra. Questa complessità lo rende un’esperienza gustativa unica, adatta a chi ama sapori forti e autentici.
Origini e tradizione
Considerato il primo formaggio inventato dai nostri antenati europei, il Cazu de Crabittu testimonia le antiche pratiche alimentari delle comunità pastorali. Pur essendo ricco di enzimi, motivo per cui l’abomaso è usato tradizionalmente per far coagulare il latte, in Sardegna questa parte del capretto viene trasformata in un formaggio raro e prezioso.
Rarità e valore
La lavorazione complessa e la disponibilità limitata lo rendono un prodotto esclusivo, apprezzato dagli intenditori e difficile da reperire. Il suo valore è tanto culturale quanto gastronomico, rappresentando una delle eccellenze più autentiche della Sardegna.