Di probabili origini spagnole, il Carignano è un vitigno a bacca nera che ha trovato in Sardegna un terreno fertile per esprimere le sue caratteristiche uniche, nonostante le difficoltà di coltivazione e vinificazione.
Origini e diffusione
Il Carignano, conosciuto come Cariñena in Spagna e Carignan in Francia, sarebbe giunto in Sardegna nel 1300 durante il dominio aragonese. Sebbene largamente coltivato in Francia, specialmente nel Languedoc, il vitigno ha guadagnato notorietà come ottimo vino da taglio, grazie al suo colore intenso, alla struttura robusta e all’alcolicità. Tuttavia, la scarsa personalità e la difficoltà nella coltivazione ne hanno limitato l’utilizzo come vino in purezza.
In Sardegna, il Carignano si è adattato particolarmente bene alle aree meridionali, dando origine alla denominazione Carignano del Sulcis DOC, che ha visto negli ultimi anni un miglioramento della qualità grazie a tecniche più avanzate di allevamento e vinificazione.
Caratteristiche e sfide del Carignano
Il Carignano si distingue per alcune qualità enologiche:
- Colore intenso e tannini robusti, che lo rendono ideale per vini strutturati o da taglio.
- Acidità elevata, che lo rende poco apprezzabile da giovane e difficile da affinare in bottiglia.
- Scarso profilo aromatico ed eleganza, caratteristiche che ne limitano il valore come vino in purezza.
Dal punto di vista agronomico, il Carignano è un vitigno difficile da coltivare. È sensibile a malattie come oidio, peronospora e marciume, e la raccolta meccanizzata è complicata dalla saldezza dei grappoli ai tralci. Per queste ragioni, in Sardegna si preferisce l’allevamento ad alberello, più adatto alle sue esigenze.
Nonostante le difficoltà, in Sardegna si è riusciti a valorizzarlo grazie alla macerazione carbonica, una tecnica che consente di produrre vini novelli robusti e saporiti, seppur limitati a un mercato di nicchia.
Il futuro del Carignano
Negli ultimi decenni, le estensioni vitate a Carignano sono in calo sia in Sardegna che altrove, riflettendo il cambiamento delle preferenze dei consumatori verso vini di maggiore qualità e complessità. Tuttavia, l’enorme produttività del vitigno e la sua presenza storica nel Sulcis ne fanno ancora un elemento distintivo del panorama vitivinicolo sardo.
Grazie agli sforzi per migliorare la qualità e alla DOC Carignano del Sulcis, questo vitigno rappresenta una sfida e un’opportunità per i produttori sardi, che continuano a esplorarne il potenziale per mantenere viva una tradizione secolare.