Il borgo di Tonara, tra i più verdi della Sardegna, celebra la sua tradizionale tappa di Autunno in Barbagia, accogliendo i visitatori con torrone, artigianato e percorsi naturalistici.
Situato tra boschi, rupi calcaree e sorgenti a ovest del Gennargentu, Tonara si distingue per il suo fascino antico. Nato dall’unione dei quartieri storici di Arasulè, Toneri, Teliseri e della più recente zona di su Pranu, questo caratteristico borgo offre un’immersione nelle tradizioni locali, tra cui spicca la produzione di torrone. Accanto ai prodotti tipici, l’artigianato locale rappresenta una delle principali attrazioni, con la creazione dei celebri campanacci, chiamati sonaggias e pittiolos, oltre a tappeti, arazzi e manufatti in legno di castagno.
Le celebrazioni iniziano venerdì 11 ottobre alle 17 con un’anteprima musicale, “Intranno in Sonu”. Il programma entra nel vivo sabato 12 ottobre: al mattino aprono le esposizioni, mentre dalle ore 15 è possibile assistere alla preparazione del torrone, dei campanacci, dell’intaglio del legno e della lavorazione del pane e della lana. Alle 20:30, si svolge “Sa Coia Antiga: serenada a sa Tonaresa”, un’antica serenata in onore della tradizione locale, seguita da un intrattenimento musicale nel rione Toneri.
Domenica 13 ottobre le cortes e le mostre riaprono alle 10, dando nuova vita alle dimostrazioni artigianali, dove oltre al torrone e ai campanacci si aggiungono preparazioni di pane tipico, dolci e tappeti tradizionali sa fressada. Tra le curiosità, i visitatori potranno assistere al trasporto del pane al forno per la cottura. Nel pomeriggio, alle 15:30, prende il via la suggestiva rappresentazione de “Sa Coia Antiga” con le varie fasi del fidanzamento e del matrimonio tradizionale, tra cui lo scambio di doni, la benedizione degli sposi e il corteo nuziale, offrendo uno sguardo unico sulle tradizioni sarde.
Tonara invita inoltre alla scoperta delle sue bellezze paesaggistiche, con itinerari di trekking e percorsi ciclistici che raggiungono i 1500 metri sulle cime del Monte Muggianeddu e della Conca Giuanni Fais. Il borgo è ricco di siti storici e culturali, tra cui Casa Porru, antica dimora oggi trasformata in museo etnografico, il percorso dei murales, il cammino dedicato al poeta Peppinu Mereu, le chiese di San Gabriele e Sant’Antonio, le fontane di Morù e Galusé, i resti della chiesa di Sant’Anastasia e le domus de janas. Tra le esposizioni, i visitatori potranno ammirare abiti tradizionali, paramenti sacri e, in una mostra dedicata a “La Fraternità che Salva”, la bicicletta di Gino Bartali, simbolo di solidarietà.