La baia di Porto Conte in Sardegna ospita un museo dedicato all’aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry, che visse qui per due mesi.
Antoine de Saint-Exupéry, celebre scrittore e aviatore, trascorse due mesi nella baia di Porto Conte, in Sardegna. Durante questo periodo, abitò in una villa di fronte alla Torre aragonese, oggi sede del Mase, il museo a lui dedicato. Qui, Saint-Exupéry scrisse opere come “La Cittadella” e “Lettera a un americano” e celebrò il suo compleanno in volo il 29 giugno.
Il 31 luglio si celebra il suo ultimo decollo da Borgo, in Corsica, per un’operazione di ricognizione degli avamposti tedeschi, dalla quale non fece ritorno. Questa missione segnò la fine della sua vita, lasciando un vuoto che sarebbe stato colmato solo anni dopo con il ritrovamento dei resti del suo aereo e un braccialetto d’argento, dono della moglie Consuelo, trovato da un pescatore.
Saint-Exupéry giunse ad Alghero nel maggio del 1944 insieme all’amico e fotoreporter John Phillips della rivista Life, che documentò con fotografie le settimane trascorse tra voli, missioni di ricognizione, gite in barca, pesca, partite a scacchi e piccoli concerti al violino. La villa in cui abitò non esiste più, ma la Torre Nuova del 1572, che ospita il Mase, è ancora presente.
Durante l’estate del 1944, Saint-Exupéry fu di stanza presso la base militare di Fertilia, che ospitava le forze aeree alleate americane. Qui, festeggiò il suo ultimo compleanno il 29 giugno, e continuò a scrivere. A metà luglio si spostò a Borgo, in Corsica, da dove decollò per la sua ultima missione il 31 luglio, scomparendo nel nulla.
Per molto tempo, nessuno volle credere alla sua morte, alimentando la leggenda che fosse scomparso con il suo Lightning P38 verso una destinazione sconosciuta. Saint-Exupéry era già sopravvissuto a due precedenti incidenti aerei: nel deserto libico nel 1935 e nella foresta tropicale nel 1938. La leggenda rimase tale fino a quando un pescatore trovò un braccialetto con il nome Antoine, seguito dal ritrovamento del relitto dell’aereo. Nel 2008, un aviatore tedesco confessò di aver abbattuto Saint-Exupéry, rivelando di essere un suo ammiratore che aveva letto tutti i suoi libri, eccetto “Il Piccolo Principe”.
Il Museo di Antoine de Saint-Exupéry (Mase) ad Alghero, aperto dal 2019 nella Torre aragonese all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia, celebra la memoria dell’autore. Il Mase ospita installazioni, opere d’arte, cimeli, documenti dell’epoca, prime edizioni dei suoi libri e le fotografie di John Phillips. Il paesaggio circostante, con il mare e il cielo di un blu perfetto, ricorda ancora oggi i giorni passati da Saint-Exupéry in questo luogo.